E’ semplice: Biopuntozero segue personalmente tutta la filiera produttiva dalla A alla Z, dalla terra alla tavola, dal seme al prodotto finito, dal produttore al consumatore.
Tutti i passaggi della catena produttiva sono pianificati, eseguiti e controllati direttamente e personalmente: tutto quello che finisce sulla vostra tavola proviene dai campi che gestiamo e viene trasformato e confezionato con le stesse mani che scrivono queste parole, le mie.
Volete vedere chi produce il letame biologico che viene distribuito nei campi, o come vengono conservati i semi? Scrivete a [email protected], andiamo a farci un giro per le colline toscane! (meglio l’inverno, che ho un po’ più di tempo…)
LA TERRA
L’agricoltura per me non è solo l’assenza di prodotti chimici, ma prevede una visione d’insieme che aumenti la qualità di quello che mangiamo e la sostenibilità ambientale, economica e sociale di quello che produciamo.
Qualche esempio?
– Ci prendiamo cura del suolo, cercando di rigenerarne la fertilità con il letame e i sovesci.
– Adottiamo lavorazioni minime e semina su sodo, permettendo appunto al suolo di rigenerarsi. Inoltre, questo fa diminuire la nostra impronta ecologica, consumando meno combustibili fossili per alimentare le macchine agricole (perché devono fare meno passaggi e lavorazioni meno profonde) e promuovendo la capacità del suolo di catturare la CO2 atmosferica, contribuendo così in due modi complementari a ridurre i gas ad effetto serra
– Preveniamo l’insorgere delle malattie delle piante evitando di ripetere la stessa coltura sullo stesso appezzamento attraverso le rotazioni
– Promuoviamo la biodiversità rispettando il bosco e la macchia mediterranea
– Aumentiamo l’efficienza della risorsa acqua attraverso l’adozione del metodo Keyline, che distribuisce meglio l’acqua lungo i pendii, diminuendo l’erosione
– Selezioniamo i semi per la risemina: utilizziamo i semi migliori del nostro raccolto, quando possibile, per essere riseminati, aumentando la nostra autonomia e diminuendo ancora la nostra impronta ecologica.
CONSERVARE, TRASFORMARE
Si tende generalmente a pensare che in agricoltura, al momento del raccolto, “il più è fatto”: non è proprio così. Naturalmente il raccolto è la base di tutto, ma le fasi successive contribuiscono in modo decisivo a preservare la qualità di quanto di buono ha prodotto la terra.
Per questo motivo abbiamo deciso di investire nella tempestività delle lavorazioni e nella trasformazione in azienda, per tutto quello che ci è possibile fare, e nella conservazione in atmosfera modificata.
I principali passaggi post-raccolta che effettuiamo sono:
– Essiccazione: questo passaggio serve ad eliminare l’umidità in eccesso dai semi, in modo che si conservino più a lungo, poiché diventano meno suscettibili all’irrancidimento e agli attacchi da funghi e muffe. E’ il passaggio che deve essere eseguito con maggior tempestività.
– Pulizia e calibrazione: I semi vengono vagliati, puliti dai semi di altre piante che sono inevitabilmente presenti (dato che non si impiegano diserbanti, le piante spontanee hanno modo di crescere e fruttificare). La calibrazione serve a separare i semi grossi da quelli più piccoli, indirizzandoli alle fasi successive, come la conservazione per risemina, la decorticazione, il confezionamento.
– Decorticazione: In questa fase i semi come la canapa e il grano saraceno vengono privati del loro guscio, il che ne migliora il gusto, pur preservando le loro qualità nutrizionali e organolettiche attraverso un processo per impatto, molto gentile con i semi.
– Insacchettamento: I semi destinati alla vendita vengono dosati e insacchettati meccanicamente attraverso una macchina che, chiudendo il sacchetto, lo riempie di una miscela di gas inerti come l’argon, l’azoto atmosferico e l’anidride carbonica, assolutamente innocui, tanto che sono naturalmente presenti nell’aria che state respirando mentre leggete questa frase!
Nel nostro magazzino/laboratorio, che rispetta tutti gli standard e le normative in merito all’igiene dei locali, installiamo tutte macchine prodotte in Italia.
Inoltre, dal 2018, andremo interamente ad energia elettrica 100% rinnovabile!
LA RETE DI IMPRESE
Negli ultimi decenni nelle campagne italiane si è spesso attestata la convinzione che chi fa da sé fa per tre: ad ognuno il suo trattore, il suo attrezzo, il suo magazzino, in una solitudine sociale ed economica che non ha portato nessun beneficio, se escludiamo naturalmente chi il trattore lo vende. Io penso che anche l’agricoltura sia un campo dove la cosidetta economia della condivisione (la sharing economy) possa trovare applicazione.
Per questo motivo quando ho personalmente visitato l’Azienda Agricola Passerini a Bettolle (SI), che produce grani antichi, canapa, ceci piccoli lisci toscani (di cui mia figlia va matta!) con l’assoluta assenza di chimica di sintesi, ci siamo detti con Sara Passerini che la dirige da qualche anno, perchè non mettiamo in comune le forze e facciamo un progetto insieme?
Così è nata la rete di imprese tra BIOPUNTOZERO a Azienda Agricola Passerini, nella quale condividiamo magazzino e macchinari interamente dedicati alle lavorazioni senza glutine.
BIOPUNTOZERO: Cibo sano, senza glutine, a chilometri zero. Punto.