
Come sono andate le cose quest’anno? Per gli amanti della versione breve: meglio dell’anno scorso! Per chi ha un po’ più di tempo per leggere: nel 2019 ho fatto un raccolto molto più sostanzioso e diversificato (ceci, lenticchie, grano saraceno, canapa e avena, che si sono aggiunti al miglio già in magazzino). Siamo finalmente riusciti a finire le pratiche per aprire il laboratorio di trasformazione e confezionamento (con un bel pieno di burocrazia). Poi – finalmente! – le prime vendite, i primi introiti, molti feedback positivi (grazie!) e naturalmente diversi punti sui quali continuare a lavorare e migliorare.
In generale, sento che ci sono nuove energie e prospettive per fare meglio.
Certo, il cambiamento climatico è una fonte di preoccupazione. Faccio, a titolo di esempio, una breve panoramica di cosa è successo nel 2019, a Montecatini Val di Cecina (ho scoperto che a fare l’agricoltore c’è una parte del tuo cervello che immagazzina informazioni sul meteo a tua insaputa).
Febbraio-Marzo: Niente pioggia, la terra era arida, sembrava luglio.
Aprile-Maggio: troppa pioggia. La quinoa, ad esempio, era nata bene, ma poi tutta quella pioggia l’ha affogata. Riproveremo nel 2020!
Giugno: 40°C in piena fioritura. Difatti, il grano saraceno ha reso poco e tutte le colture hanno sofferto.
Luglio-Agosto: circa normale, anche se il caldo di giugno ha fatto anticipare i raccolti.
Settembre: circa in linea con le aspettative.
Ottobre-Novembre: i monsoni o il diluvio universale. I cereali autunno-vernini seminati dai miei colleghi sono gialli, soggetti agli attacchi di tutti i patogeni che si sviluppano con l’eccessiva umidità. Chi deve ancora seminare (come nel mio caso, l’avena) non sa ancora quando riuscirà a farlo, anche se sembra che proprio in questi giorni natalizi si stia aprendo una finestra di una decina di giorni di vento e sole in questo strano dicembre in cui non fa freddo.
Quindi chissà, magari per capodanno siamo a cavallo di una seminatrice!
Tommaso
Lascia un commento