
Ormai nella mia famiglia per le previsioni a lungo termine chiedono a me: se devo seminare, o raccogliere, pioverà, se invece le piante sono già state seminate, non pioverà. Una specie di legge di Murphy dell’agricoltura…
Ma voi direte: la pioggia ci vuole in agricoltura! Vero, ma come sempre la differenza sta nei dettagli: il quando, il quanto.
Provo a spiegare meglio.
Se piove parecchio prima della semina, in particolare di quella primaverile, (come è successo finora nel 2018) la terra si inzuppa ben bene. Se poi il terreno è collinare, da troppa pioggia deriva un aumentato rischio di erosione (anche se stiamo cercando di mitigare questo fenomeno con le colture di copertura e il keyline, che spiegheremo in un altro post).
Un terreno a tessitura franco-argillosa, come quello di Montecatini Val di Cecina, assorbe moltissima acqua, e poi la restituisce molto lentamente, ovvero ci mette molto più tempo ad asciugare di un terreno sabbioso. D’altra parte, questo equivale a dire che un terreno argilloso tende a trattenere l’acqua, e questa è una sua importante caratteristica, che però ha anche i suoi svantaggi.
Il paragone è inesatto ma avrete fatto caso che una spiaggia tende ad asciugarsi molto velocemente dopo una pioggia?
Un terreno argilloso ci mette invece molto ad asciugarsi e tornare lavorabile, specialmente in assenza di vento e di temperature alte. E quindi?
Quindi bisogna aspettare parecchio tempo prima di poter entrare con i trattori e i macchinari agricoli (“non si può entrare in campo” è il nome scientifico del fenomeno) questo perché a) è impossibile lavorare, perché il fango è adesivo 2) si rischia compattare irrimediabilmente il terreno, gonfiato dalla pioggia: pensate all’impronta di uno stivale in un terreno zuppo, e moltiplicate per il peso di un trattore o di una mietitrebbia!
Una volta asciutto, il compattamento provocato da un trattore passato su un terreno zuppo darà luogo ad una suola durissima e impenetrabile.
L’ideale sarebbe quindi che prima della semina ci fosse un tempo relativamente asciutto, per poter fare le lavorazioni e la semina, e che piovesse subito dopo e per un pò, per fornire sufficiente acqua al seme e alla piantina nelle prime fasi vegetative.
Ma alla meteo, come al cuore, non si comanda!
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