
Nel campo di Montecatini Val di Cecina, in Toscana, cresce l’attesa mentre fervono i preparativi.
Ordinare i semi, fare in modo che arrivino in tempo, pianificare le lavorazioni, fare i calcoli sulle quantità da seminare, pensare alle rotazioni, tutto questo con la Grande Incognita che governa da sempre chi fa il mio lavoro: la meteo e il cambiamento climatico. Pioverà? Troppo, troppo poco? Farà freddo, caldo?
Comunque, la specie senza glutine che inaugura il ciclo di semine del 2018 è…. (rullo di tamburi) la QUINOA.
Infatti, la semina di questa pianta alle latitudini italiane può avvenire dal 15 febbraio in poi, fino verso aprile.
Io quest’anno opterò per una semina il più precoce possibile, poiché se è vero che è una pianta con una buona attitudine alla siccità, spero che in questo modo riesca ad ottenere abbastanza pioggia nei mesi primaverili. (da qui chi vuole può tranquillamente incrociare le dita, grazie!)
Nelle prime fasi vegetative, nelle quali la piantina sta ancora esplorando una quantità di terra ridotta, l’acqua è molto più importante che durante la fase di fioritura e granigione.
Sul tema della siccità, anche legata al cambiamento climatico, e di come si può provare a fare risparmio idrico in agricoltura, anche senza irrigazione, tornerò più avanti cercando di spiegare cosa faccio con Biopuntozero.
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